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  What's ..in the school: quando nel quotidiano nasce il colore . Ieri mattina, sfogliando le pagine di Repubblica, edizione nazionale, trovo un'immagine inaspettata: la terza C, la mia classe, la terza liceo dove, da quest'anno, insegno Italiano. Sorseggio la mia seconda tazza di caffè, mentre guardo la foto, e i visi dei miei studenti mi guardano da lì, sorridenti, colorati, con il mood ironico e scanzonato che sempre li distingue.  Perché ogni classe ha un suo carattere, come le singole  persone, e loro di carattere, nonché di creatività, ne hanno da vendere. Tuttavia mi soffermo perplessa sul titolo dato dalla giornalista di Repubblica: "Oggi il dress code lo decidiamo noi. La passerella a scuola è anche una protesta". Ma siamo sicuri, cari adulti, che sia una questione di dress code ? Sicuri che questa iniziativa, altrimenti detta Fashion week, riguardi il problema di come vestirsi?  Per chi ci vive tutti i giorni, nelle aule, fisiche e virtuali, forse la q
What's in a book (luglio 2021) Un libro per l'estate e non solo, anzi per tutto l'anno:  Roberto Cotroneo, Loro , Neri Pozza 2021. Ho iniziato a leggere questo romanzo di Roberto Cotroneo in gran parte già attratta dal titolo.  Loro , è infatti un titolo allusivo, che rimanda al sottinteso e insieme all'ignoto, ad un coté che in qualche modo è altro da noi ma nello stesso tempo è in rapporto con noi. Poi, fin dalla prima pagina, la narrazione coinvolge il lettore in un gioco emotivo di complicità e rimandi che perdura fino all'inaspettato finale e anche oltre.  Senza entrare troppo nel merito della trama, per evitare pericolosi spoiler quanto mai inopportuni in una costruzione narrativa così pneumatica, posso anticipare che di questo libro esistono molti livelli di lettura: il primo è ovviamente la rincorsa serrata tra fabula e intreccio , cioè la storia e il suo dipanarsi attraverso i personaggi e le loro relazioni; il racconto in prima persona offre infatti una
 What's in a "look": Zitti e buoni, ovvero Damiano e la tradizione. Ho letto commenti di tutti i tipi sulla vittoria dei Maneskin a Sanremo. Forse perché  in questo periodo di semi-lockdown e coprifuoco, la gente sta di più a casa e  ha visto il famigerato Sanremo proprio quella porzione di pubblico che normalmente ne  prende le distanze o non lo guarda proprio. Senza dubbio molti sono rimasti sorpresi dal successo di questi 4 ragazzi romani che, come alcuni fanno notare, sono passati in un baleno "dal liceo a Sanremo", liceo che, sempre come molti altri sottolineano, pare non abbia coinciso del tutto con la brillantezza negli studi. Ecco. Andiamo a vedere però cosa è successo in quel "baleno". E la velocità del loro successo non deve trarre in inganno, non deve far pensare che sia per questo meno valido. I suddetti ragazzi hanno fatto con umiltà la loro gavetta, hanno riconosciuto fin da subito che la musica era la loro passione e si sono impegnati in
 What's in a book n.5 Maria Grazia Calandrone, Splendi come vita, Ponte alle Grazie 2021. Come l'antiporta di un libro antico e prezioso, ad aprire il libro c'è l'immagine: una donna giovane e felice tiene in braccio la bambina, che muove i suoi primi passi verso la vita e volge lo sguardo verso l'obiettivo.  Dove sta andando la bambina e perché? Sta entrando nella nuova casa che il Destino ha progettato per lei, incontro ad una serie di opportunità che sembrano l'inizio di un romanzo.  Ma l'immagine è una fotografia, tratta da un articolo del Paese Sera, 10 luglio 1965 e  tu, Lettore, vieni a sapere immediatamente la Verità: cioè che la madre non è la Madrevera (anche se sarà, per sempre, Madre ) ma che la madre biologica, Lucia, ha posto fine alla sua vita nel Tevere, non prima di lasciare la sua bambina di otto mesi alla  comprensione e alla cura del Mondo, teneramente adagiata su un prato di Villa Borghese. Mondo che infatti ha accolto, e protetto, la pi

Eveline

 What's in  a book n.4 Eveline , da Gente di Dublino , di James Joyce, trad. italiana di M. G. Minoya. Ed. orig. Dubliners . Sedeva alla finestra osservando la sera che calava sul viale, con la testa appoggiata alle tendine e nelle narici l'odore del crétonne polveroso; si sentiva stanca. C'era poca gente per la strada. L'uomo che abitava nell'ultima casa passò rincasando; ne sentì i passi risuonare sul cemento del marciapiede e poi scricchiolare più in là sul sentiero, davanti alle nuove case rosse.  Inizia così uno dei racconti più belli e rappresentativi dei Dubliners di Joyce. Storia di adolescenza e giovinezza ma nello stesso tempo metafora dell'immobilismo di un mondo che non sa rinnovarsi La casa! Si guardò attorno per la stanza, passando in rivista tutti quegli oggetti familiari, che per tanti anni aveva spolverato una volta la settimana (...). Lei aveva acconsentito ad andarsene, a lasciare la sua casa. Era saggio ciò che faceva? La giovane, mite, Evel
  Possessione , di Antonia S. Byatt  (Titolo originale  Possession. A romance . 1990; ed. italiana: Torino Einaudi 1992) Tutto inizia da un libro: in una sala della London Library alle 10 di mattina di un giorno di settembre del 1986, Roland Mitchell, giovane ricercatore a contratto, apre con emozione il volume  ancora ricoperto di "nera, densa, tenace polvere vittoriana" di Randolph Henry Ash, poeta vittoriano di cui sta studiando le fonti letterarie. Dal libro spunta inaspettato un fascio di appunti: Il libro si aprì, come una scatola, liberando fogli su fogli di carta sbiadita, blu, crema, grigia, zeppi di scrittura rugginosa, dei graffi ingialliti di un pennino d'acciaio. Roland riconosce la grafia con emozione, legge e prende nota. Sembra una tranquilla mattinata di studio, poi l'improvvisa scoperta: due lettere indirizzate ad una donna, senza anno, mai spedite. Chi poteva essere la misteriosa destinataria? Ne esisteva una versione definitiva?  Ed ecco l'impu
 What's in a book, n.2 Il carteggio Aspern , di Henry James (in Il carteggio Aspern e altri racconti , Garzanti editore, 1996, traduzione di Gianna Lonza), titolo originale: The Aspern Papers (1888). Scritto da James nel 1887, durante un suo soggiorno in Italia, questo breve romanzo prende spunto in realtà da un aneddoto di cui lo scrittore sente parlare a Firenze (riportato in un passo del suo diario), riguardante un carteggio di lettere tra i poeti Shelley e Byron, del quale una certa Miss Claremont (che fu l'amante di Byron)  rimane l'unica, ormai anziana depositaria, e dei tentativi del capitano Silsbee, bostoniano appassionato di Shelley, di entrare in possesso del carteggio. La storia accende la fantasia di James: lo sfondo si sposta a Venezia, il protagonista, appassionato dello scrittore Jeffrey Aspern, prende in affitto per l'allora esorbitante cifra di mille franchi al mese un alloggio presso le signorine Bordereau, con lo scopo segreto di appropriarsi dell&#